Pirelli Cyber Tyres
Cyber Tyre: quando pneumatico e vettura parlano tra di loro
27/10/2014

Tutta la tecnologia che ci assiste nel corso delle nostre giornate è definita smart. Sono intelligenti i telefoni cellulari (che oggi chiamiamo smartphone), i televisori (smart TV) e anche gli orologi, o meglio gli smart watch.

Grazie a Pirelli, inizia l'era smart per gli pneumatici con Pirelli Cyber Tyre, progetto nato da una collaborazione con il Politecnico di Milano. Cyber Tyre è l'ultimo dei ritrovati tecnologici ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) la cui finalità è chiara: maggiore sicurezza e affidabilità delle automobili grazie ad una migliorata interazione con il conducente.

Lo pneumatico è reso intelligente grazie ad un chip (un centimetro quadrato, pesanti appena 13 grammi e autoalimentato) inserito all'interno della gomma che permette di "leggere" la strada ovvero processare la reale (e istantanea) interazione con l'asfalto (condizioni, aderenza, velocità, margine prima del fenomeno di acquaplaning, usura della copertura ...). L'interazione wireless con tutti i sistemi di sicurezza elettronici della vettura permette di prevedere in maniera precisa il cambiamento delle condizioni di marcia e di allertare tempestivamente il conducente del cambiamento dei "margini di sicurezza", per consentire una variazione dell'assetto della vettura (modulazione della velocità, frenata ...).
Elisabetta Leo, del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano afferma che “migliorare i sistemi ADAS conoscendo i valori dell'attrito potenziale è possibile e la nostra ricerca ha dimostrato com'è fattibile, grazie ai dati raccolti dagli pneumatici Cyber Tyre, raccogliere precise indicazioni sugli spazi vitali di sicurezza fra un veicolo e l'altro e sulle traiettorie da seguire in curva e relative velocità limite”.

Si stima che il mercato dei sistemi ADAS sia destinato ad arrivare a 7,2 miliardi di euro entro il 2020 (partendo dagli 1,1 miliardi di oggi) coinvolgendo il 70% delle vetture circolanti in Europa.

L'obiettivo, all'orizzonte, è noto: la self driving car, cioè vetture che si guidano da sole. Prima di vederle in circolazione, intelligenti e capaci di "apprendere" come nei film di James Cameron saranno necessari diversi anni, ma, il primo passo, è stato fatto.